A Villa Sant’Agata, vicino a Busseto, la stanza del Maestro porta direttamente nel parco da lui progettato e curato come tutto il resto della villa.

Tre gradini ti portano al tavolino e alla sedia di ferro dove lui sedeva, con Arrigo Boito, Ricordi e altri ospiti. Scopri un Giuseppe botanico, architetto e ingegnere: diverse piante rare e non comuni per la bassa padana, circondano un laghetto a forma di chiave di violino.

All’interno ancora molti dei suoi oggetti personali, come i blocchetti dei biglietti del treno che ogni  Senatore, come lui, poteva usare per viaggiare gratuitamente. Ma quelli di Verdi erano intatti, lui preferiva pagare il viaggio.
Sulle lettere conservate la parola Patria, scritta di suo pugno, si stringe il cuore e in quel momento ti rendi conto che sono passati 120 anni.

 

L’ULTIMA FOTO DEL MAESTRO.
Giuseppe Verdi in un’istantanea scattata dal Capitano genovese Enrico d’Albertis, nel corso di una visita al Maestro.
Sul retro la scritta: “Ultima fotografia del Maestro Giuseppe Verdi da me presa nella sua Villa di Sant’Agata il 12 settembre 1900”

 

 

Sembra che Verdi possa rientrare da un momento all’altro.